U
n grande visionario, il Principe Vicino Orsini affidò, a metà del ‘500, la costruzione dello Giardino di Bomarzo, conosciuto anche come Sacro Bosco, all’architetto Pirro Ligorio per ricordare la amatissima moglie Giulia deceduta. Allora il Principe, “sol per sfogare il core”, si dedicò per anni allo studio dei classici per trovare ispirazione creare uno strabiliante parco che doveva diventare la “villa delle meraviglie”, un’opera unica al mondo.

Ritratto dell’architetto Pirro Ligorio (1513-1583)
Per realizzare le gigantesce sculture presenti nel parco (animali, eroi omerici, sirene e dee) vennero utilizzati blocchi di peperino, roccia magmatica molto diffusa nella zona.
L’impatto complessivo è, ancora oggi, veramente incredibile, sembra di trovarsi all’interno di un sogno, in un percorso simbolico tra fantasy e mitologia.