Una degna sepoltura anche per i caduti tedeschi dell'ultimo conflitto mondiale

Il Cimitero militare germanico della Futa

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l cimitero militare germanico della Futa, in Toscana a Firenzuola (a metà strada tra Firenze e Bologna) si trova a 950 m. di altezza in prossimità del Passo della Futa. Occupa una superficie di circa 12 ettari e si trova sull’Appennino Tosco-Romagnolo. Un cimitero del nemico nel cuore della Linea Gotica, una zona particolarmente interessata da feroci scontri, stragi e rappresaglie sulla popolazione civile durante l’ultimo conflitto mondiale.

Dieter Oesterlen

L’architetto Dieter Oesterlen (1911-1994) che ha progettato il cimitero

Il cimitero è il più grande fra quelli realizzati in Italia dal VDK (Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge), ente privato sovvenzionato dallo Stato tedesco per il servizio delle onoranze ai caduti di guerra germanici.

Secondo un accordo del 1955 lo Stato italiano mette a disposizione gratuitamente e per sempre le aree da destinare a cimiteri di guerra e sacrari per la sistemazione delle salme dei soldati tedeschi caduti durante il conflitto e la brutale occupazione nazista del territorio italiano.

Il cimitero, realizzato interamente in pietra serena locale, è stato progettato dell’architetto tedesco Dieter Oesterlen con una operazione di notevole interesse paesaggistico che lo fonde con le montagne che lo circondano, una delle più evocative opere d’architettura funeraria mai realizzate.

Inaugurato ufficialmente nel 1969, accoglie 30.683 salme di militari tedesci caduti sul territorio italiano e trasfereriti poi nel nuovo cimitero.

Sulle 16.000 lastre di granito grigio, tutte di uguali dimensioni (140 x 70 cm) sono incisi i nomi di due soldati, il loro grado, la data di nascita e di morte. Quello che più stupisce è la loro giovanissima età, generalmente compresa tra i 18 e i 22 anni, una inutile e terribile carneficina.

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