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orse il paragone è un po’ azzardato ma in ogni caso l’opera di Luciano Serpentello, sconosciuto contadino-artista piemontese ricorda alcune costruzioni del ben più noto architetto catalano. Luciano Serpentello (1854-1941) ha decorato la facciata della sua casa di via Garibaldi a Vignale Monferrato con formelle di argilla, frammenti di cotto e bassorilievi in uno stile semplice, quasi infantile.
Sulla facciata è condensato tutto il mondo che aveva visto o immaginato, con gli occhi di un contadino vissuto nella prima metà del ‘900.
Ecco quindi la rappresentazione di “arti e misteri” con gli attrezzi tipici della cultura contadina, animali, foglie ma anche le innovazioni tecnologiche di quegli anni, una trebbiatrice, un transatlantico, la Fiat 509, una locomotiva e richiami a bellezze architettoniche come la Mole Antonelliana di Torino e la Torre di Pisa, una sorta di enciclopedia visiva di base.
Prima di decorare la sua casa, Serpentello si era già cimentato con operazioni artistiche ideando, realizzando e curando la manutenzione del Parco della Rimembranza con cemento mescolato a residui di carbone e ciottoli.
Nel parco, inaugurato nel 1924, sistemò vari cimeli della Grande Guerra raccolti da lui e organizzati in una sorta di scenografia fatta di trincee, lapidi, rifugi, vasche con l’acqua e la riproduzione delle grotte di Postumia e della Madonnina del Grappa.