Straordinario esempio di giardino simbolico barocco

Valsanzibio

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ealizzato tra il 1665 e il 1696, Valsanzibio è uno straordinario esempio di giardino simbolico barocco seicentesco. Al suo interno, distribuite su più di 10 ettari di superficie, oltre 60 statue scolpite nella pietra d’Istria, ad opera dello scultore di origini tedesche Enrico Merengo, ed altrettante sculture minori che si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, 16 fontane, laghetti e giochi d’acqua.

La villa, di struttura semplice, era un tempo raggiungibile tramite canali anche da Venezia.

Cardinale Gregorio Barbarigo (1625 – 1697)

L’allora Cardinale Gregorio Barbarigo, Vescovo di Padova e futuro Santo, volle che il giardino fosse un monumentale emblema della via di perfezione che porta l’uomo dall’Errore alla Verità, dall’Ignoranza alla Rivelazione.

All’interno del parco, il Monumento al Tempo, la simbolica Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli e il Labirinto di Bosso (il cui intero percorso è lungo circa un chilometro e mezzo) che fu progettato dal fontaniere ed architetto Pontificio Luigi Bernini ed è realizzato con seimila arbusti di bosso sempreverde.

Il monumentale Padiglione di Diana non è solo l’entrata principale alla tenuta ma rappresenta, l’inizio del Percorso di Salvificazione, voluto dal Cardinale, che finisce davanti alla Villa.

Innumerevoli gli arbusti e gli alberi secolari (anche di oltre 400 anni), tra cui un Cedro della California piantato nel 1665, l’esemplare più vecchio dei questa specie in Europa.

Nel 2003 è stato premiato come ‘Il più bel giardino d’Italia‘.

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