Una pionieristica idea pubblicitaria

Le Fontane Campari

In Italia sono rimaste solo tre delle Fontane Campari, progettate dallo scultore fiorentino Giuseppe Gronchi tra il 1930 e il 1932. Furono installate lungo le strade di maggior transito per reclamizzare l’azienda di Davide Campari che aveva preso le redini dell’impresa fondata dal padre Gaspare. L’imprenditore lombardo prestò molta attenzione e diede particolare impulso alla promuozione dei suoi prodotti.

Aveva già capito all’epoca quanto contasse la pubblicità e la popolarità per un prodotto. In quegli anni l’acqua corrente in casa era quasi un sogno, le fontane rappresentavano quindi una risorsa vitale, specialmente per i piccoli centri abitati.

Originariamente ne furono realizzati tra i dodici e i trenta esemplari in tutta Italia, secondo una pioneristica e lungimirante idea pubblicitaria: un vero e proprio manifesto pubblicitario tridimensionale.

Davide Campari

Davide Campari (1867-1936)

Quella della località Le Piastre, vicino a Pistoia, è quella forse meglio conservata,  l’unica sormontata da teste decorative e con l’intera scritta pubblicitaria “Campari Aperitivo” ancora integra.

A sinistra una testa femminile (che ricorda vagamente l’Aurora michelangiolesca), mentre quella a destra è una generica testa maschile con la barba. In ogni caso lo stile generale fa riferimento a quello tipico della secessione viennese.

Le altre due fontane, ancora esistenti, si trovano a Brunate, in provincia di Como e a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo.

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